GREEN LEAF RUSTLERS
From Within Marin
(Silver Arrow Records)
7.5/10 06.05.2020 | Alberto Albertini




Green Leaf Rustlers è una super band californiana, la vincente combinazione di musicisti dotati di molta esperienza (avendo militato in importanti gruppi durante la loro carriera) abbinata ad un elevato livello tecnico. Il quintetto è composto da Chris Robinson (The Black Crowes) alla voce, Greg Loiacono (The Mother Hips) alla chitarra, Barry Sless (Kingfish, Phil Lesh And Friends) chitarra e pedal steel, Pete Sears (Hot Tuna) al basso e John Molo (Bruce Hornsby) alla batteria. La particolarità di questo gruppo sta nel fatto che suona solo dal vivo e sempre all'interno della San Francisco Bay Area, più precisamente nella contea di Marin, da cui prende spunto il titolo dell'album: From Within Marin.


Il disco è stato registrato live dall'ingegnere del suono Betty
Cantor-Jackson, conosciuta soprattutto per le sue collaborazioni insieme
a Grateful Dead, avendo inciso parecchi concerti con la famosa band. La
sua bravura si percepisce subito: un suono fantastico, pulito ed
estremamente dinamico che riesce a catturare alla perfezione il calore
percepito durante un’esibizione dal vivo. L' album è composto unicamente
da cover di artisti rock o outlaw country, rivisitate in chiave jam
band, consentendo al gruppo disinvolte divagazioni strumentali al fine
di creare un piacevole intreccio di generi. Ecco quindi come la country
song Big Mouth Blues di Gram Parsons si rinnova prolungandosi con energici assoli di chitarra, come la canzone Groove Me di Doug Sahm viene incendiata da una squillante e incalzante pedal steel o ancora come Standin' di Townes Van Zandt
si trasforma in un rotolante groove senza sosta di oltre sette minuti,
diretto da una sezione ritmica in gran spolvero. Diversamente, in No Expectations (dal repertorio The Rolling Stones)
si possono apprezzare le famose qualità vocali di Chris Robinson:
cantata in modo pacato ma trascinante e incorniciata dalla sognante
pedal steel di Sless, la canzone elargisce un senso di pace,
probabilmente lo stesso che si percepisce durante i concerti del gruppo
nella pastorale contea di Marin.
L'improvvisazione musicale è la matrice di questa band che da il meglio
nella lunghissima e irriconoscibile Folsom Prison di Johnny Cash: una jam stupenda, a tratti lisergica, che sul finale si trasforma nel torrido r'n'r di That's Alright Mama, scritta dal grande Arthur Crudup.
Anche la dilatata cover di Bob Dylan Positively 4th Street
si mischia appieno nel progetto del disco: in questo caso Chris canta
intensamente, con forte drammaticità, affiancato dal dolce suono delle
chitarre.
Non poteva mancare un sincero omaggio a uno dei più famosi outlaw country, Waylon Jennings. Green Leaf Rustlers eseguono la sua Ramblin' Man che si fonde insieme a Ride Me High scritta da JJ Cale
per un'esaltante performance di quattordici minuti: quest'ultima
sprigiona sonorità psichedeliche dettate dalla chitarra di Barry Sless,
pervase da un assiduo richiamo al suono dell'inimitabile Jerry Garcia.
Si, perché nonostante l'assenza di cover di Grateful Dead, l’impronta
della leggendaria band aleggia costante per tutto l'album. Il loro modo
di espandere all'infinito qualsiasi canzone, trasportandola in territori
magici e incantati, si avverte immediatamente durante l'ascolto di From Within Marin.
Probabilmente
la vera forza di questo gruppo sta nella sua genuinità: suonare
unicamente live per puro divertimento, mettendo sempre la musica davanti
a tutto, con poche serate all'anno e solamente nella loro amata contea.
A noi resta solo la possibilità di ascoltarli con questo album... e non
è per niente cosa da poco!